Rettocolite ulcerosa- come migliorarla con la dieta, microbiota e gestione dello stress

Rettocolite ulcerosa: dieta, microbiota e gestione dello stress

In questo articolo tratteremo in modo completo la Rettocolite ulcerosa, un disturbo gastrointestinale  tra i più complessi e che affligge milioni di persone in tutto il mondo. 

Porterò chiarezza e informazione riguardo l’universo della rettocolite ulcerosa, una patologia cronica che colpisce l’intestino crasso e che richiede un’attenzione particolare per il benessere dei pazienti. In questo articolo scoprirai anche quali sono i limiti o le differenze dell’approccio canonico ospedaliero alla Rettocolite rispetto a come è possibile gestirla con il metodo della nutrizione e della medicina integrata. Ma prima di addentrarci nelle differenze di metodo scopriamo cosa è effettivamente e cosa comporta la rettocolite in chi ne soffre.

Cos’è la rettocolite ulcerosa?

La rettocolite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino, che colpisce principalmente la mucosa del colon e del retto. Rientra nella categoria delle malattie infiammatorie intestinali (MII), insieme alla malattia di Crohn, ma si distingue per la localizzazione specifica dell’infiammazione.

La causa precisa della rettocolite ulcerosa non è ancora del tutto compresa, ma si ritiene che sia una combinazione di fattori genetici, ambientali e immunologici a contribuire alla sua insorgenza. L’infiammazione del tratto intestinale è caratterizzata da episodi ricorrenti di lesioni ulcerative e infiammazione cronica. 

La sua manifestazione alterna periodi di infiammazione acuta, con sintomi molto intensi e fastidiosi, a periodi di infiammazione bassa o nulla che dà l’idea di un periodo di remissione

È molto importante aiutare il paziente a gestire al meglio le fasi acute quando subentrano. È altrettanto importante dare più indicazioni e strumenti possibili per prevenire le fasi acute e mantenere le fasi di remissione o di bassa infiammazione.  

Dati epidemiologici italiani della rettocolite

chi soffre di colite in italia

In Italia, la rettocolite ulcerosa rappresenta un problema di salute significativo. Secondo le stime più recenti, si stima che tra il 0,5% e l’1% della popolazione italiana sia affetta da questa patologia. Ciò significa che decine di migliaia di persone in tutto il Paese lottano quotidianamente contro i sintomi e le complicazioni associate alla malattia.

La rettocolite ulcerosa può manifestarsi in individui di qualsiasi età, ma si verifica più comunemente tra i 20 ei 40 anni, con un leggero aumento dell’incidenza nelle donne rispetto agli uomini. Le regioni settentrionali e centrali dell’Italia sembrano mostrare una maggiore prevalenza di casi rispetto al sud

È molto interessante vedere come a livello mondiale le popolazioni meno interessate sono quelle dell’Africa e delle popolazioni in via di sviluppo mentre sembra colpire i continenti più “occidentalizzati” nello stile di vita e nel grado di stress. 

Questo interessante aspetto è inoltre confermato dal fatto che soggetti africani che, una volta trasferiti in europa ed america, assumono stile di vita tipico dei paesi occidentali e sviluppano maggiormente la rettocolite ulcerosa rispetto ai loro conterranei non espatriati. 

Sintomi e principali complicazioni della rettocolite

sintomi tipici della rettocolite ulcerosa

I sintomi della rettocolite ulcerosa possono variare notevolmente da persona a persona, ma comprendono spesso diarrea cronica, sanguinamento rettale, dolore addominale, crampi, perdita di peso e affaticamento, e un marcato disequilibrio generalizzato delle funzioni intestinali. La gravità dei sintomi può oscillare tra fasi di remissione e periodi di riacutizzazione, rendendo la gestione della malattia una sfida continua per i pazienti.

Le complicazioni associate alla rettocolite ulcerosa possono essere gravi e richiedono un’attenzione immediata. L’infiammazione prolungata del colon può infine nei casi peggiori portare a ulcere profonde, stenosi (restringimento) del lume intestinale, perforazione dell’intestino e formazione di ascessi. Inoltre, l’infiammazione sistemica può avere effetti negativi su altre parti del corpo, come le articolazioni, la pelle e gli occhi.

La rettocolite ulcerosa,è una malattia cronica che colpisce il tratto intestinale inferiore, con gravi impatti sulla qualità di vita dei pazienti e la necessità di un’attenta gestione medica. Anche per questo è fondamentale comprendere l’impatto significativo che la rettocolite ulcerosa può avere sulla qualità di vita dei pazienti e il bisogno di un approccio multidisciplinare per gestire efficacemente la malattia. 

Un approccio nutrizionale giusto ma personalizzato, insieme a un bilanciamento dell’asse intestino cervello e una corretta gestione dei sintomi, sono elementi cruciali per migliorare la vita di coloro che vivono con questa patologia debilitante.

Approccio terapeutico ordinario alla rettocolite ulcerosa

Nelle strutture sanitarie ospedaliere vengono messe a disposizione diverse opzioni di cura per alleviare i sintomi, ridurre l’infiammazione e prevenire le complicazioni. Purtroppo, il trattamento farmacologico rappresenta spesso l’unico pilastro offerto nella gestione della rettocolite ulcerosa. 

Nell’approccio ordinario si utilizzano principalmente diverse classi di farmaci in base alla gravità della malattia. I farmaci anti-infiammatori, come i corticosteroidi, vengono generalmente prescritti per ridurre l’infiammazione durante le fasi di riacutizzazione. Tuttavia, a causa dei loro effetti collaterali a lungo termine, dovrebbero essere utilizzati solo per brevi periodi. Cosa che non sempre è possibile perche le fasi acute hanno un tempo variabile da soggetto a soggetto.

Per quanto concerne la gestione a lungo termine della malattia, vengono ampiamente impiegati i cosiddetti farmaci di mantenimento, come i salicilati, i corticosteroidi topici, gli immunosoppressori e i biologici. Questa assunzione costante non è sicuramente a costo zero per l’orgasmo e spesso mostra effetti collaterali per la salute del paziente nel tempo con sintomi indesiderati sia a livello intestinale che extraintestinale.

Oltre alla terapia farmacologica, la gestione della rettocolite ulcerosa in ospedale può arrivare a comprendere anche interventi chirurgici in determinati casi. Se la malattia non risponde ai farmaci o se si verificano complicazioni gravi come emorragie persistenti, perforazioni intestinali o sviluppo di tumori, può essere necessario ricorrere alla chirurgia. Le opzioni chirurgiche includono la rimozione parziale o totale del colon (colectomia) e la creazione di una nuova via di eliminazione delle feci (ileo anastomosi).

Nutrizione medicina integrata e rettocolite: l’approccio su misura alla persona.

rettocolite: vantaggi di un approccio integrato

La gestione della rettocolite ulcerosa, a mio avviso e osservando la pratica clinica dei miei pazienti, richiederebbe un approccio integrato, individualizzato e un’attenzione costante al supporto del paziente. Non è sufficiente la cura del sintomo o la soppressione farmacologica dell’infiammazione attraverso cortisonici o antinfiammatori steroidei. questo è eventualmente un cerotto temporaneo a mio avviso. 

Grazie all’esperienza maturata negli anni con i pazienti, nel metodo ho implementato aspetti fondamentali da considerare per la gestione integrata della rettocolite ulcerosa. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per cui è la pietra miliare da cui partire per spegnere l’infiammazione ed evitare di mantenere accesa la miccia delle fasi acute.

Un altro aspetto che ritengo fondamentale per il benessere del paziente è la gestione dello stress. Anche questo è un ambito dove si può fare molto in collaborazione con il paziente al fine di fornire strumenti e indicazioni a supporto.

Anche l’esercizio fisico regolare e un riposo adeguato possono contribuire a migliorare la qualità di vita e non vanno sottovalutati nell’approccio integrato.

Per dare una maggior qualità di vita al paziente quindi è molto importante, se non fondamentale, agire sullo stile di vita. L’educazione del paziente, la gestione dello stress e degli stati emotivi e l’adozione di corretti stili di vita giocano un ruolo cruciale nella gestione integrata della rettocolite ulcerosa. 

Alimentazione e rettocolite nell’approccio integrato

l'importanza dell'alimentazione nella malattia infiammatoria intestinale

Essere guidati una ad una dieta equilibrata come anche evitare cibi che possono scatenare i sintomi, è indispensabile. La nutrizione è uno dei fattori più importanti per il paziente di rettocolite. L’alimentazione nei pazienti con rettocolite ulcerosa può essere un vero e proprio farmaco se usato bene o un detonatore se usato inappropriatamente. 

Ciascun paziente può mostrare risposte diverse a cibi diversi. Per questo motivo è essenziale un percorso nutrizionale che renda consapevole il paziente stesso riguardo lo stile nutrizionale più adatto a lui. 

Purtroppo a livello canonico ospedaliero l’importanza della nutrizione è nota e confermata nella bibliografia scientifica ma spesso tralasciata e poco considerata. 

I pazienti che seguono il metodo nutrizione e medicina integrata iniziano tutti con un percorso nutrizionale finalizzato a renderli consapevoli riguardo le loro personali specifiche nutrizionali. 

Così facendo possono creare e diventare loro stessi autori di un’alimentazione antinfiammatoria personalizzata. Questo favorisce uno stato di bassa infiammazione o remissione ed evita di peggiorare le condizioni della mucosa.

Questo aspetto è importantissimo perché è solo nelle fasi di remissione che possiamo lavorare per ricostruire le mucose, i delicati equilibri intestinali e ripopolare il microbiota (massa batterica) a nostro favore. 

Devi sapere che il microbiota gioca un ruolo primario nella modulazione dell’infiammazione. Avere un microbiota in equilibrio favorisce l’abbattimento dei livelli infiammatori  per cui indispensabile mirare alla riconquista dell’equilibrio intestinale. Questo aspetto, a differenza del metodo di nutrizione e medicina integrata, viene completamente tralasciato nell’approccio canonico con tutte le limitazioni che ne conseguono per il benessere del paziente.   

Microbiota e rettocolite nell’approccio integrato

il microbiota favorisce i processi antinfiammatori favorendo la remissione della fase acuta nella colite

Il ruolo del microbiota intestinale nella rettocolite ulcerosa è fondamentale almeno tanto quanto la nutrizione. Esso è strettamente correlato anche alla nutrizione e va per certi versi di pari passo con essa. 

Il microbiota intestinale svolge un ruolo cruciale nell’innescare o spegnere l’infiammazione intestinale, incluso il contesto della rettocolite ulcerosa. Questa complessa comunità di batteri che popola il nostro intestino può agire come un mediatore dell’infiammazione, influenzando il sistema immunitario e la risposta infiammatoria.

Nella rettocolite ulcerosa, alterazioni nella composizione e nella funzione del microbiota possono contribuire all’infiammazione cronica dell’intestino. Un microbiota disbiotico (con una flora batterica alterata) può causare una risposta immunitaria innaturale, provocando un’eccessiva infiammazione nell’intestino crasso. Questo stato infiammatorio persistente può portare alla formazione di lesioni ulcerative e sintomi associati alla malattia.

Intervenire per riequilibrare il microbiota può essere un obiettivo terapeutico promettente nella gestione della rettocolite ulcerosa. Ci sono diverse strategie che possono essere utilizzate per raggiungere questo obiettivo:

  1. Probiotici: L’assunzione di ceppi specifici di batteri benefici, noti come probiotici, può favorire il ripristino del microbiota intestinale. I probiotici possono aiutare a mantenere l’equilibrio tra i diversi ceppi batterici, ridurre l’infiammazione e migliorare i sintomi nella rettocolite ulcerosa.
  2. Prebiotici: I prebiotici sono sostanze non digeribili che favoriscono la crescita selettiva di batteri benefici nell’intestino. L’assunzione di probiotici può stimolare la crescita di batteri benefici, contribuendo a riequilibrare il microbiota intestinale e ridurre l’infiammazione.
  3. Trapianto di microbiota fecale: Questa procedura consiste nel trasferimento di microbiota fecale da un donatore sano a un paziente affetto da rettocolite ulcerosa. Il trapianto di microbiota fecale mira a ripristinare la composizione e la funzione del microbiota intestinale, riducendo l’infiammazione e migliorando i sintomi.

Un eubiosi intestinale, ossia un microbiota equilibrato e sano, può apportare numerosi benefici ai pazienti affetti da rettocolite ulcerosa. Tra i benefici più significativi si includono la riduzione dell’infiammazione, la diminuzione dei sintomi gastrointestinali, il miglioramento della qualità di vita e la prevenzione delle ricadute.

L’approccio terapeutico per riequilibrare il microbiota nella rettocolite ulcerosa è un campo in continua evoluzione e richiede ulteriori studi per definire le strategie più efficaci.

Tuttavia, le evidenze scientifiche indicano che il microbiota intestinale gioca un ruolo cruciale nella malattia e che intervenire per ripristinare un microbiota equilibrato può essere una prospettiva promettente per il trattamento della rettocolite ulcerosa.

È stato ampiamente studiato, poiché si ritiene che alterazioni nella composizione e nella diversità dei batteri intestinali possano influire sull’infiammazione e sullo sviluppo della malattia.

Ecco alcuni punti chiave che evidenziano le correlazioni scientifiche tra il microbiota e la rettocolite ulcerosa:

  1. Alterazioni del microbiota: Studi condotti su pazienti affetti da rettocolite ulcerosa hanno evidenziato una diversa composizione del microbiota intestinale rispetto a individui sani. Ad esempio, un articolo pubblicato su Nature condotto da Frank et al. (2007) [1] ha dimostrato una riduzione della diversità batterica nel colon di pazienti con rettocolite ulcerosa, con un aumento relativo di alcuni ceppi batterici.
  2. Ridotta produzione di metaboliti benefici: Alterazioni del microbiota intestinale possono influire sulla produzione di metaboliti benefici per la salute. Uno studio pubblicato su Gastroenterology condotto da Marchesi et al. (2007) [2] ha rilevato una diminuzione dei livelli di acido butirrico, un metabolita prodotto dai batteri benefici presenti nel colon, nei pazienti affetti da rettocolite ulcerosa.
  3. Ruolo dell’infiammazione: L’infiammazione intestinale nella rettocolite ulcerosa può influenzare la composizione e la funzione del microbiota intestinale. Uno studio pubblicato su Cell Host & Microbe condotto da Gevers et al. (2014) [3] ha evidenziato che l’infiammazione intestinale era associata a specifici cambiamenti nella composizione del microbiota nei pazienti con rettocolite ulcerosa.
  4. Potenziale terapeutico: Manipolare la composizione del microbiota intestinale può essere una strategia terapeutica promettente per la gestione della rettocolite ulcerosa. Uno studio pubblicato su Science Translational Medicine condotto da Paramsothy et al. (2017) [4] ha dimostrato che il trapianto di microbiota fecale da donatori sani ai pazienti con rettocolite ulcerosa può portare a miglioramenti clinici significativi.

Va evidenziato che la relazione tra il microbiota e la rettocolite ulcerosa è complessa e continua ad essere oggetto di ricerca. Ulteriori studi sono necessari per comprendere meglio questa relazione e sviluppare terapie mirate basate sul microbiota per i pazienti affetti da rettocolite ulcerosa.

Stress e rettocolite nell’approccio integrato

abbattere lo stress aiuta a sfiammare la colite e mantenere la patologia in remissione

La connessione tra lo stress e la rettocolite ulcerosa ha suscitato grande interesse nella comunità scientifica negli ultimi anni. Diversi studi hanno evidenziato una possibile correlazione tra lo stress e l’insorgenza o il peggioramento dei sintomi della rettocolite ulcerosa.

Confermo quanto dimostrato dalla scienza attraverso l’esperienza clinica con i pazienti. L’intestino e il secondo cervello e per questo ha una stretta connessione con esso. L’80 % della serotonina viene prodotta a livello intestinale immaginate quindi come intestino e umore possano influenzarsi vicendevolmente. In un’ottica di medicina integrata risulta quasi banale se non scontata questa connessione e per questo l’aspetto legato al sistema nervoso vagale e all’emotività del paziente vengono inseriti di prassi nel mio approccio.

Ecco alcuni punti chiave che approfondiscono questa relazione. Queste sono alcune delle evidenze che la scienza ha prodotto ad oggi ma non sono le uniche:

  1. Rilascio di neurotrasmettitori: Lo stress può influenzare il sistema nervoso e causare il rilascio di neurotrasmettitori come la noradrenalina e il corticotropin-releasing hormone (CRH). Questi neurotrasmettitori sono stati associati all’infiammazione intestinale e possono contribuire al manifestarsi dei sintomi della rettocolite ulcerosa. Uno studio condotto da Bernstein CN et al. (2008) [5] ha evidenziato un aumento dei livelli di noradrenalina nelle persone affette da rettocolite ulcerosa durante i periodi di stress.
  2. Sistema immunitario: Lo stress può influenzare negativamente il sistema immunitario, compromettendo la risposta immunitaria dell’organismo. Uno studio condotto da Mawdsley JE et al. (2008) [6] ha rilevato che i pazienti con rettocolite ulcerosa che sperimentavano alti livelli di stress presentavano una ridotta attività delle cellule del sistema immunitario coinvolte nella regolazione dell’infiammazione intestinale.
  3. Permeabilità intestinale: Lo stress può aumentare la permeabilità intestinale, permettendo alle sostanze dannose di attraversare la parete intestinale e innescare una risposta infiammatoria. Un articolo di ricerca di Mawdsley JE et al. (2009) [7] ha evidenziato che il livello di stress percepito era correlato alla permeabilità intestinale nei pazienti affetti da rettocolite ulcerosa.
  4. Flora batterica intestinale: Studi recenti hanno suggerito un’associazione tra lo stress e le alterazioni della flora batterica intestinale, nota come microbiota. Queste alterazioni possono contribuire all’infiammazione intestinale e al peggioramento dei sintomi della rettocolite ulcerosa. Numerosi esempi hanno evidenziato un’associazione tra lo stress psicologico e cambiamenti nella composizione del microbiota intestinale in pazienti con malattie infiammatorie intestinali.

È importante sottolineare che queste correlazioni scientifiche non implicano una relazione di causa-effetto diretta tra lo stress e la rettocolite ulcerosa. Tuttavia, indicano che lo stress può avere un impatto significativo sulla malattia e sul suo decorso. 

Sicuramente però possiamo affermare che non è con l’esclusivo utilizzo di farmaci antidepressivi che si risolve alla radice il problema. Propongo sempre al paziente di approcciare le problematiche specifiche legate allo stress e al sistema nervoso durante il percorso introducendo una tematica alla volta e approfondendo lo specifico caso del paziente. 

Si può lavorare sul riportare in equilibrio l’attività del nervo vago (ramo del sistema nervoso che regola la funzionalità dell’intestino) con molte tecniche, strumentazioni e terapie. Questo permette al paziente di ottenere le basi per un miglioramento del funzionamento e del benessere intestinale.

È ormai cosa nota per chi opera nel settore che nelle patologie infiammatorie intestinali uno degli aspetti più importanti è proprio la relazione tra intestino e nervo vago. La rimodulazione dell’attività vagale inappropriata può portare grandi benefici al paziente.  

Attività fisica e rettocolite nell’approccio integrato

effetti benefici dello sport nella rettocolite ulcerosa

La relazione tra l’attività fisica e la rettocolite ulcerosa è stata indagata da comunità scientifica non come gli altri aspetti ma comunque sufficientemente per capire come il movimento possa apportare il suo contributo positivo nella gestione di quella che è una malattia cronica.

l’interesse della comunità scientifica è sorto dall’ipotesi poi confermata che l’esercizio regolare può influire positivamente sulla gestione dei sintomi e sulla qualità di vita dei pazienti. Ecco alcuni punti chiave che evidenziano le correlazioni scientifiche tra l’attività fisica e la rettocolite ulcerosa:

  1. Riduzione dell’infiammazione: L’esercizio fisico può avere un effetto antinfiammatorio sull’organismo. Uno studio pubblicato su PLoS ONE condotto da Nunes et al. (2019) [8] ha dimostrato che l’attività fisica regolare può ridurre i marcatori infiammatori del colon di pazienti affetti da rettocolite ulcerosa, migliorando così l’infiammazione intestinale.
  2. Miglioramento della funzione intestinale: L’attività fisica può stimolare il transito intestinale e favorire una migliore funzionalità dell’intestino. Uno studio pubblicato su Clinical Gastroenterology and Hepatology condotto da Pedersen et al. (2017) [9] ha rilevato che l’attività fisica aerobica regolare può migliorare la funzione intestinale e ridurre i sintomi gastrointestinali nei pazienti con malattie infiammatorie intestinali, tra cui la rettocolite ulcerosa.
  3. Benefici psicologici: L’attività fisica regolare può contribuire al benessere psicologico e alla riduzione dello stress, entrambi fattori che possono influenzare il decorso della rettocolite ulcerosa. la bibliografia scientifica  ha evidenziato che l’attività fisica era associata a una migliore qualità di vita e a una riduzione dello stress nei pazienti con malattie infiammatorie intestinali.
  4. Controllo del peso: L’attività fisica regolare può aiutare a mantenere un peso corporeo sano, il che può essere importante nella gestione della rettocolite ulcerosa. Uno studio pubblicato su American Journal of Gastroenterology condotto da Ananthakrishnan et al. (2014) [10] ha suggerito che il controllo del peso corporeo attraverso l’attività fisica può ridurre il rischio di sviluppare una forma più grave di rettocolite ulcerosa.

Ogni individuo potrebbe rispondere in modo diverso all’attività fisica, pertanto è un fattore da personalizzare e calare nel contesto individuale di ciascun caso senza generalizzazioni.

In conclusione, la rettocolite ulcerosa è una malattia complessa che per la sua gestione efficace richiede un approccio integrato. 

La dieta, il microbiota e la gestione dello stress possono svolgere un ruolo fondamentale nel migliorare la qualità della vita delle persone colpite. Optare per una dieta equilibrata e ricca di nutrienti, favorire un microbiota sano e imparare a gestire lo stress efficacemente possono contribuire a ridurre i sintomi e promuovere il benessere generale. 

Contattami per trovare la strategia più adatta alle tue esigenze individuali e iniziare un percorso di guarigione più armonioso ed efficace.

 

Note bibliografiche:

[1] Frank DN, et al. (2007). Molecular-phylogenetic characterization of microbial community imbalances in human inflammatory bowel diseases. Nature, 9(5), 554-564.

[2] Marchesi JR, et al. (2007). Rapid and noninvasive metabonomic characterization of inflammatory bowel disease. Gastroenterology, 133(1), 79-88.

[3] Gevers D, et al. (2014). The treatment-naive microbiome in new-onset Crohn’s disease. Cell Host & Microbe, 15(3), 382-392.

[4] Paramsothy S, et al. (2017). Multidonor intensive fecal microbiota transplantation for active ulcerative colitis: a randomised placebo-controlled trial. Science Translational Medicine, 9(379), eaan7216.

[5] Bernstein CN, et al. (2008). Stress and ulcerative colitis: a biopsychosocial model. Journal of Clinical Gastroenterology, 42(9), 1119-1125.

[6] Mawdsley JE, et al. (2008). The effect of acute psychologic stress

[7] Differences in Inflammatory Bowel Disease Phenotype between South Asians and Northern Europeans Living in North West London, UK

[8] Nunes GS, et al. (2019). Physical Exercise Reduces Inflammatory Biomarkers in Individuals with Ulcerative Colitis in Remission: A Randomized Controlled Trial. PLoS ONE, 14(6), e0219046.

[9] Pedersen BK, et al. (2017). Efficacy and safety of physical exercise in inflammatory bowel disease: individual participant data meta-analysis. Clinical Gastroenterology and Hepatology, 15(4), 434-447.e6.

[10] Ananthakrishnan AN, Khalili H, Konijeti GG, Higuchi LM, de Silva P, Fuchs CS, et al. Long- term intake of dietary fat and risk of ulcerative colitis and Crohn’s disease. Gut 2014

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Marco Casati – MioDottore.it